L'Acquacheta

L'Acquacheta è un corso d'acqua tosco-romagnolo, affluente del fiume Montone, che nasce sull'Appennino toscano nei pressi del Monte Lavane nel Comune di San Godenzo in Provincia di Firenze. Poco prima di passare per San Benedetto in Alpe in provincia di Forlì-Cesena, dove unendosi al Troncalosso forma il Montone, precipita in modo spettacolare da un alto salto di arenaria, dividendosi in mille, rumorosi rivoli. L'altezza del salto più alto delle cascate è di circa 90 metri, collocandola di fatto tra le maggiori dell'Appennino Settentrionale. Oggi la cascata è inserita nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna di cui rappresenta uno degli elementi naturali più importanti e si raggiunge tramite due ore di sentiero dalla frazione di di San Benedetto in Alpe (FC). È stato reso famoso da Dante Alighieri, che l'ha citato nella Divina Commedia (Inf. XVI, 94-102):

« Come quel fiume c'ha proprio cammino prima dal Monte Viso 'nver' levante,da la sinistra costa d'Apennino,che si chiama Acquacheta suso, avante che si divalli giù nel basso letto,e a Forlì di quel nome è vacante,rimbomba là sovra San Benedettode l'Alpe per cadere ad una scesa ove dovea per mille esser recetto; così, giù d'una ripa discoscesa, trovammo risonar quell'acqua tinta, sì che 'n poc'ora avria l'orecchia offesa. »

La cascata dell'Acquacheta è oggi meta di turismo, sia per il valore letterario del luogo (che rientra nei cosiddetti "parchi letterari"), sia per il suo valore naturalistico, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.