Terra del Sole

Terra del Sole (Elipoli) nacque come insediamento militare, col compito di vigilare sui confini ma, al tempo stesso, di essere centro amministrativo, giudiziario, religioso, base commerciale e sede degli “uffizi” medicei.
La sua costruzione fu voluta da
Cosimo I De’ Medici, primo granduca di Toscana, la cui storia familiare era però legata alla città di Forlì in quanto figlio del Capitano di ventura Giovanni Dalle Bande Nere, a sua volta figlio di Caterina Sforza (per lungo tempo Signora di Forlì) che aveva sposato, come terzo marito, Giovanni De’ Medici.
Il Granduca si impegnò a fondo nella progettazione e costruzione della nuova città mettendo a frutto l’esperienza maturata in campo militare e nell’amministrazione del Granducato. Le tecnologie difensive si erano evolute rapidamente nel ‘500, adeguandosi alla presenza delle armi da fuoco ed in particolare delle artiglierie, in rapporto alle quali le belle torri dei castelli medievali, che tanto rispetto incutevano un tempo alle fanterie, armate di lance e di balestre, si erano trasformate in fragili ed inutili bersagli.
La pianta rettangolare di Terra del Sole fu quindi rinforzata ai quattro angoli da quattro poderosi bastioni, di forma triangolare, bassi e di forma tale da far rimbalzare le palle dei cannoni. Gli stessi bastioni ospitavano al loro interno le postazioni per l’artiglieria, collocate in modo tale da coprire completamente tutto il campo di tiro. I bastioni poi, nella parte tangente alle mura erano dotati di rientranze, chiamate orecchioni, dove erano collocate le bocche da fuoco che dovevano falciare i fanti che si avvicinavano alle mura che, in tal modo, benché relativamente basse diventavano quasi inespugnabili. Terra del Sole tornò Romagnola, assieme ad altri comuni della Romagna Toscana, nel 1924 grazie al Regio Decreto del 4 marzo 1923, che l’aggregava alla provincia di Forlì. 

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