San Leo

San Leo, a circa 30 km da Rimini, è un borgo costruito in cima ad un vertiginoso picco roccioso. Dalla Rocca di San Leo, si può godere di una delle viste più belle, spaziando da Monte Fumaiolo al Mare Adriatico, dalla Valmarecchia ai colli dai colori pastello di Montefeltro.

L’antico nome, Mons Feretrius, (da Montefeltro), ci riporta alle antiche origini di un insediamento romano, sorto attorno al tempio consacrato a Giove Feretrio nel III secolo. Costruirono una fortificazione nel punto più elevato del monte, prima di tutto perché si trattava di una fortezza naturale contro il nemico per la sua conformazione geologica, e poi perché il punto più alto gli permetteva di essere più vicini agli dei.

Il nome di San Leo, si deve invece a San Leo, da Leone, che con l’aiuto di San Marino, diffuse il Cristianesimo nel IV secolo. Egli divenne il primo Vescovo di Montefeltro. Nel 1631, dopo anni di numerose lotte tra i Malatesta, Montefeltro, Longobardi e Bizantini ecc., San Leo passò nel ducato di Urbino, sotto il dominio dello Stato Pontificio, che subito trasformò il paese in un carcere. La prigione, ospitò anche dal 1791, Giuseppe Balsamo, noto come Alessandro conte di Cagliostro, uno dei principali soggetti del periodo dei Lumi che fu arrestato e imprigionato a San Leo sino alla sua morte avvenuta nel 1795, quattro anni dopo. Cagliostro è un personaggio che a distanza di secoli, ancora affascina per la sua eccentrica personalità; veggente, ipnotizzatore, guaritore e alchimista, famoso in tutta Europa per i suoi poteri occulti. 


Il fulcro del paese è Piazza Dante, circondata da edifici importanti tra cui il palazzo del Municipio, detto anche della Rovere, antica residenza dei duchi di Urbino. A pochi passi dalla piazza, troviamo palazzo Nardini, che l’8 maggio 1213, ospitò San Francesco,invitato dal conte Orlando Ottani di Chiusi, il quale ebbe l’onore di avere un incontro con il santo, e di poter vedere con i propri occhi il miracolo delle stimmate. Il Palazzo Mediceo, ospita oggi sia l’Ufficio Turistico, che il Museo di Arte sacra, dove potrete visitare i celebri dipinti di Frosino e Guercino.


Imperdibile è la visita alla Fortezza, realizzata da Francesco di Giorgio Martini, uno dei più grandi architetti medievali del tempo, che la rafforzò su incarico di Federico di Montefeltro, facendo in modo tale che la fortezza stessa fosse come aggrappata alla roccia, ben salda al picco roccioso e quindi inattaccabile.